L'unica gratificazione per chi scrive un blog è avere lettori che lo seguono inviando commenti e cliccano su UNISCITI A QUESTO SITO per ricevere gli avvisi dei nuovi post.

giovedì 12 marzo 2009





Roberta

Memorabile fu la serata nella quale invitammo a cena Roberta, una amica di Bianca, corista alla Scala, di una bellezza a dir poco sconvolgente, alta, capelli lunghissimi neri, fisico scultoreo. Era fidanzata con un comune amico pittore, ma la sua amicizia con Bianca risaliva alle scuole medie, la confidenza che le legava aveva autorizzato mia moglie a raccontarle dei giochini ai quali ci dedicavamo con assiduità. Roberta era rimasta affascinata dai racconti, lamentandosi che il fidanzato era gelosissimo e non avrebbe mai neanche pensato a certe cose, anche se a lei non sarebbe dispiaciuto affatto provare con un altro uomo. Bianca, sapendo quanto mi piaceva la sua amica, non lasciò cadere nel vuoto questa affermazione e quando ebbe l’occasione di ritornare sull’argomento le confermò che non sarebbe stata gelosa se lei avesse avuto voglia di fare un “giro” con me, sempre a condizione di poter essere presente. Roberta e Andrea venivano spesso a cena da noi, ma quando Bianca invitò per una sera solo Roberta la provocazione fu evidente : la risposta anche. Ci farò un pensierino !
Passò circa una settimana e fu Roberta ad invitarsi, con nostro grande piacere ed immediato fantasticare sul come avremmo potuto coinvolgerla piacevolmente. La proiezione di un filmino porno ci sembrava volgare e scontata, così alla fine lasciammo al caso gli sviluppi della serata, fu solo informata da Bianca che era gradita la gonna.
La cena leggera, i racconti del nostro ultimo partouze e l’abbondante vino aveva fatto prendere alle gote di Roberta un piacevole rossore e gli occhi le brillavano ad ogni particolare spinto che citavamo. Ci trasferimmo sugli enormi invitanti divani che avevano visto numerose battaglie di sesso. Lei e di fronte io e Bianca. Dall’accavallamento delle gambe di Roberta, quando era sprofondata nel cuscino, avevo potuto vedere che indossava il reggicalze, buon segno, così iniziai ad accarezzare Bianca, sollevandole le gonne e dirigendomi verso l’incrocio delle sue cosce, era eccitatissima e favorì sfacciatamente l’operazione aprendo le gambe. Roberta si era alzata improvvisamente, tanto da farmi pensare che volesse andarsene, al contrario si accucciò davanti a Bianca ed iniziò ad accarezzarla intimamente. Bella scoperta, l’obbiettivo era farsi mia moglie non me. Fu come un fiume che rompeva gli argini, strappò quasi gli slip di Bianca e iniziò a leccarle il sesso freneticamente, la spogliò e si sdraiarono sul divano dando vita ad uno show da far invidia ad una ripresa da film hard. Assistevo ammirato, accarezzando quanto rimaneva disponibile in quel convulso cambiare di posizioni. Alla fine mi spogliai e proposi di trasferirci tutti e tre sulla moquette, i sussulti dei loro orgasmi erano una provocazione irresistibile e mia moglie se ne rese conto, chiedendo a Roberta di dedicarmi un aiuto. Scelse lei la posizione mettendosi in ginocchio per non interrompere con la bocca l’attività fra le gambe di Bianca e offrendomi un fondoschiena da fotomodella. Scivolai in lei come perdendomi in un frutto maturo e caldo, ma dopo pochi movimenti sentii un sua mano raggiungere il mio sesso fra le sue gambe ed indirizzarlo in un frutto più stretto, ma non meno accogliente, mentre le sue dita indugiavano in una carezza precisa.
Dopo un tempo che ci sembrò breve ed interminabile crollammo abbracciati nel piacere e nella stanchezza. Fu l’unica volta che venne a cena da sola.