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venerdì 1 ottobre 2010


L'appartamento al mare



Quando una coppia di amici ci chiese se volevamo affittare una appartamento al mare per trascorrere i fine settimana dei mesi invernali, ci sembrò una buona idea ed accettammo. Conoscevo Fabrizio e Barbara da parecchi anni e li avevo fatti conoscere a Nico che si trovava bene in loro compagnia. Stavano assieme da diversi anni, erano simpatici, spiritosi e con Fabrizio avevo un’amicizia anche piuttosto intima : quando mi aveva raccontato delle sue fantasie e desideri di esperienze sessuali un po’ trasgressive da praticare con Barbara, non avevo potuto fare a meno di vuotare gradualmente il sacco sulle mie esperienze e conoscenze della materia. La nostra amicizia si era fatta ancora più simpatica e complice dei nostri segreti. Non riusciva a convincere Barbara ad avere incontri con coppie o single sia maschili che femminili, perché aveva ancora delle resistenze. Sebbene con la fantasia le desiderasse. Fra di loro avevano il massimo affiatamento sessuale, supportato anche di numerosi falli di gomma, polaroid ed altri giochini sexy, che Fabrizio pur essendo veramente un superdotato faceva usare a Barbara, mentre si masturbava guardandola. Fabrizio, prima che mi mettessi con Nicoletta, aveva spiegato a Barbara che io avevo già avuto le esperienze che lui avrebbe voluto fare con lei e che forse sarei stato la persona ideale per un tentativo di sbloccarla, con la tranquillità dell’amicizia e la sicura disponibilità a non oltrepassare gli eventuali limiti che lei avrebbe potuto porre. La risposta di Barbara fu chiara : se lo faccio ora è solo per accontentare Fabrizio, se volete aspettare probabilmente arriverò a volerlo fare anche perché avrò voglia di farlo anche per il mio piacere. Non ribattemmo alcuna obiezione. I fine settimana al mare furono piacevoli e l’affiatamento fra le coppie ottimo, le serate erano allegre e rallegrate da libagioni e canne, il clima disinibito ed i discorsi spesso imperniati sul sesso, anche se Nicoletta non aveva mai voluto palesare la sua passione per le divagazioni sessuali che amava. Capitava, forse volutamente, che lasciassimo le porte delle camere da letto aperte mentre facevamo del sesso e il vederci reciprocamente impegnati in contorsionismi o situazioni particolari stava creando un clima di simpatico erotismo. In particolare Niki era rimasta colpita dalle dimensione del pene che Fabrizio si stava masturbando in piedi davanti a Barbara nuda sul letto, e ritornando a letto dopo una voluta escursione in bagno me lo disse con assoluta schiettezza e rinnovata eccitazione. Quando un sabato sera, dopo cena Fabrizio mi chiese se fossi disposto a scattare alcune foto a loro due mentre facevano del sesso, per mandarle ad una rivista per coppie, rimanemmo tutti sorpresi. Barbara perché non ne sapeva nulla, Nico perché si sentì esclusa dalla richiesta ed io perché Fabrizio avrebbe potuto anche parlarmene prima. Probabilmente l’aveva buttata lì stimolato dal vino bevuto a tavola, ma il suo effetto l’aveva avuto. Prima ridemmo tutti, poi Niki con un sorrisetto malizioso propose di fare al contrario, di farci fotografare noi, Barbara per non essere da meno chiese che le foto le facesse Nico con la scusa che un taglio fotografico femminile sarebbe stato più apprezzato. Fra gli scherzi e le battute la soluzione fu : lasciamo la polaroid sul tavolo e andiamo a letto poi quello che sarà, sarà. Appena in camera Nico era già eccitatissima e mi chiese cosa avremmo fatto, le risposi che lasciavo a lei la decisione. Scelse di aspettare un po’ e di andare a curiosare sulla porta e decidere al momento, nel frattempo mi prese una mano e se la portò fra gambe per farmi capire quanto la novità l’avesse eccitata, dovette interrompere il movimento delle mie dite sussurrandomi che altrimenti sarebbe venuta subito. Il flash della polaroid fulminò Fabrizio e istintivamente Barbara si coprì pudicamente, quando i loro occhi si ripresero e ci videro sulla porta, nudi con Niki che abbracciandomi da dietro la schiena impugnava il mio pene, scoppiarono a ridere e ripresero la celebre posizione numerica che stavano interpretando. La luce era accesa ed il sesso lucido ed enorme di Fabrizio spariva nella bocca di Barbara, Nicoletta si avvicinò trascinandomi quasi per mano e inginocchiandosi sul letto iniziò a toccarsi lentamente, mentre io ormai scattavo dei primi piani assolutamente particolari. Finiti tutti gli scatti a disposizione, Fabrizio sussurrò qualcosa a Barbara che offrì la sua bocca socchiusa al mio pene per la gioia di lui che si masturbava furiosamente incitandola e di Nicoletta che non si fece prendere dalla sorpresa. Si avvicinò ad ammirare il pene di Fabrizio masturbandosi. Lui non smise di fare altrettanto fino a scaricare il suo sperma un po’ ovunque, mentre io vedendola così eccitata riuscii appena in tempo e venire nella bocca Barbara.


I vicini di camera

Il soggiorno in Grecia fu ancora più distensivo, ci fermammo alcuni giorni in un albergo con delle camere che davano direttamente sul mare, con spaziosi balconi dove passavano, su comodi, divani parecchie ore notturne godendo anche della brezza che giungeva dal mare. Di giorno il relax sulla spiaggia privata dove era normalmente praticato il naturismo era la nostra unica occupazione, che diventava un piacevole diversivo per Niki che poteva dar libero sfogo al suo esibizionismo. Era stupenda con una abbronzatura integrale, i capelli sciolti ed il pelo del pube tagliato così corto che le labbra apparivano facilmente in tutto il loro turgore. Il suo piacere era ovviamente sdraiarsi in posizioni dove altri ospiti potevano godere dello spettacolo delle sue cosce aperte. Prese particolarmente di mira un ragazzo, spesso solo, raramente accompagnato da una ragazza bionda e dalla pelle chiarissima, che evidentemente non amava molto i raggi del sole, che era veramente assorto a pancia sotto a guardare fra le cosce di Nicoletta. Dopo un paio di giorni di relax senza particolari emozioni, se non un bellissimo rapporto in acqua, con qualche sguardo che ogni tanto ci ammirava, una sera dopo aver cenato in un ristorantino eravamo rientrati i camera: io ero sdraiato nudo sul letto, Nico invece nuda era sdraiata al fresco nel divano sul balcone. Dalla mia posizione potevo vedere che si stava accarezzando con una mano il seno e l’altra era infilata fra le cosce socchiuse. Pensai che stesse stuzzicandomi prima di raggiungermi nel letto, ma quando mi resi conto che le sue attenzioni non erano rivolte a me, ma indirizzate verso il balcone adiacente, mi incuriosii e la raggiunsi. Sul balcone della camera in fianco distante pochi centimetri dal nostro, il ragazzo e la biondina dalla pelle bianca stavano restituendo a Nico il piacere delle esibizioni ricevute in spiaggia. Nudi sul divano si scambiavano effusioni compiaciute sotto lo sguardo di Niki che eccitata si stava masturbando davanti a loro. Appena la raggiunsi e mi resi conto della situazione, l’erezione che ne conseguì fu più che giustificata. Per nulla meravigliati dalla mia eccitata presenza i ragazzi si diedero ancora più da fare, iniziando a scopare con calma, a quel punto presi Niki per una mano e la feci alzare appoggiandola alla balaustra e le feci scorrere dalle spalle lungo la schiena un olio dolce e profumato. Quando il liquido arrivò fra le sue natiche iniziai a massaggiarla, indugiando fra le sue fessure che non necessitavano di ulteriori lubrificazioni. La presi così da dietro, prima davanti e subito dopo nella sua accogliente apertura posteriore, mentre la coppia con lei a cavalcioni di lui, ci guardava raggiungere quasi contemporaneamente a loro uno splendido orgasmo, sorridemmo tutti e ci rilassammo sui divanetti. Erano tedeschi e ci chiesero se volevamo andare da loro a bere una birra, ma Nico non se la sentiva di affrontare una esperienza per la quale non era pronta, quello che avevamo fatto l’aveva già appagata notevolmente. Non insistetti, in fondo sarebbe stato più piacevole attendere il momento in cui lei mi avrebbe fatto capire di essere interessata e pronta ad esperienze che stuzzicavano la sua fantasia già da tempo. Il ritorno a Milano con la fine delle vacanze ci ritrovò rilassati, riprendere le nostre abitudini, ma Nico mi sembrava sempre più eccitabile ed alla ricerca di piacere, che sempre più spesso si procurava da sola, mentre la guardavo e la ascoltavo. Si perché la novità autunnale fu una sua improvvisa voglia di raccontarmi le avventure che aveva vissuto in quel periodo che la Nanda aveva definito “ saltava la cavallina”. Questi racconti partivano come elemento di complementare esibizionismo quando si masturbava, vicino o davanti a me, sicuramente infiori ti di elementi anche frutto di fantasia, le servivano per eccitarsi, eccitarmi e cancellare quel fardello di vergogna e pentimento che forse l’avevano perseguitata fino ad allora. Una terapia che faceva bene in tutti i sensi. Uscita da una crisi sentimentale, un matrimonio annullato all’ultimo momento ed un fidanzamento che sessualmente l’aveva solo tarpata e lasciata insoddisfatta, per due anni aveva raccolto a man bassa qualsiasi occasione che potesse procurarle piacere, senza curarsi delle persone che glielo offrivano e delle conseguenze dei pettegolezzi che ne seguivano, una full immersion nel sesso per cancellare anni di insoddisfazioni. Le bastava che un collega le offrisse un passaggio in auto e ci provasse che non si rifiutava mai, di soddisfarlo con le mani o la bocca: rapporti squallidi quasi che l’essere trattata come una prostituta fosse il segreto del piacere che poi si procurava da sola rientrata a casa. Altre volte accettava inviti a cena che finivano sbrigativamente in un motel o persino si faceva prendere in piedi nel deposito della cancelleria della ditta, per poi chiudersi in bagno a cercare da sola quel piacere che non riusciva mai a raggiungere in quei momenti rubati. Dopo un paio d’anni di questa follia, interruppe improvvisamente quei comportamenti e si rinchiuse in una vita tutta casa e lavoro. Rifiutando qualsiasi contatto con un uomo. Il nostro rapporto era di profonda comprensione e complicità, nessun giudizio o valutazione delle nostre vite passate passò mai nelle nostre menti. La nostra vita assieme era piacevole e divertente.