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giovedì 6 agosto 2009





Marco e l’amante

Dopo alcune settimane con un sorriso malizioso Marcella mi disse che il sabato successivo avrebbe ricevuto una visita e avrei potuto assistere al “colloquio” dietro lo specchio. Mi meravigliai perché ero convinto che avrei dovuto organizzarle io quel tipo di incontro, ma l’idea della sua intraprendenza mi eccitò. Quando suonarono alla porta mi ritirai e Marcella andò ad aprire. Sentivo giungere dal salotto le voci di più persone, ma non riuscivo a capire quante, l’idea di dover aspettare che entrassero nella camera da letto, perdendomi quello che stavano facendo ora mi fece venir voglia di far mettere un altro specchio collegato col salotto. Finalmente si accese la luce in camera e con mia grande meraviglia oltre a Marcella vidi Marco ed una signora non giovanissima ma decisamente avvenente ed elegante. Era completamente vestita al contrario degli altri due. Marco era nudo e Marcella in autoreggenti si sdraiarono sul letto iniziando a baciarsi ed abbracciarsi con trasporto, il sesso del ragazzino svettava imponente e si sfregava in ogni parte del corpo di lei che evitava però di toccarlo con le mani. La signora iniziò a spogliarsi, si sfilò la gonna e tolta la giacca corta rimase in reggiseno e calze non portava mutandine. Si avvicinò al letto e rimanendo in piedi cominciò a masturbarsi ammirando le evoluzione che avvenivano sul letto. Appena Marco tolse il minuscolo slip di Marcella e le fece aprire le gambe, la signora salì sul letto, si inginocchiò e iniziò a leccare il sesso che le veniva offerto, sollevò le gambe di Marcella e la sua lingua spaziò su entrambe le aperture. Marco nel frattempo era in piedi dietro a lei e la penetrava con lentezza esasperante. La signora che evidentemente dirigeva il gioco, si sdraiò e fece sistemare Marcella in ginocchio sopra di lei per poterle dedicare meglio le cure della sua lingua. Marco prima si mise in piedi offrendo il suo sesso alla bocca di Marcella , poi le passò dietro e si mise a strofinare il suo membro tra il sesso e la bocca della signora che lo accolse più volte profondamente. Marcella era in trance credo che stesse godendo ormai da parecchi minuti, ma quando sentì il membro di Marco entrarle dietro si svegliò dal sogno e per un attimo fece una smorfia di dolore. La lingua della signora provvide a distrarla con un sapiente lavoro e permise a Marco di entrare fino in fondo e muoversi ritmicamente. Si alternava nelle due aperture e nella bocca fino quando si accorse che Marcella preferiva ormai essere penetrata dietro e non smise fino a quando non la sentì godere. Dopo averlo estratto venne nella bocca che lo aspettava. Marcella andò a lavarsi in bagno, mentre Marco con l’incessante lavoro della signora era già eccitato di nuovo e si mise a scoparla nella stessa posizione che prima aveva Marcella, che, quando rientrò, capì al volo quale era il posto dove piazzarsi. Si ripetè tutto, solo cambiando le posizioni e alla fine Marco venne in bocca a Marcella. Quando se ne andarono e potei finalmente scopare Marcella, mi raccontò che l’idea era di farsi vedere da me solo con Marco, ma lui gli aveva proposto una variante e un cambio di programma dicendo che le avrebbe fatto conoscere una signora particolare. Era la moglie del suo datore di lavoro, da tempo sua amante. Lei aveva espresso la voglia di farsi una ragazzina, sperando che Marco avesse un’amica disponibile. Così aveva deciso questa variazione pensando che l’avrei gradita.