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lunedì 9 agosto 2010




Letizia

Conobbi Letizia ad una degustazione di vini Cileni dell’Arcigola, io ero con Elisabetta, lei con un gruppo che in parte conoscevo, presentazioni lampo e la serata finì in una pizzeria. Ci scambiammo troppi sguardi per non incuriosirmi al punto di rintracciare il suo numero di telefono tramite un amico comune. Ci vedemmo per un aperitivo e mi chiese subito di Elisabetta, la differenza di età la meravigliava. Fui molto vago definendola “ solo un’amica”. Letizia aveva trentotto anni, single convinta, sembrava uscita da Sex and the City. Decisamente attraente, anche se non bella, emanava sensualità in ogni gesto, magra, palestrata, non scopava da parecchi mesi, eppure prima di accettare un invito a casa mia passarono mesi. Quando riuscii a sdraiarla vestita sul letto e infilarle una mano fra le gambe non ebbi il tempo di iniziare a masturbarla perchè venne urlando e dimenandosi come una invasata. Con quell’inizio fu evidente che avevamo molti interessi in comune, scopavamo molto bene e non ebbe vergogna a dichiarare che non aveva mai raggiunto orgasmi così intensi in vita sua. Nacque una storia d’affetto e di sesso che ci stava bene, senza convivenze soffocanti, potevo stare qualche giorno io da lei o lei da me, ma quando eravamo di umore negativo evitavamo di fare scintille assieme. Il sesso ebbe sempre una importanza fondamentale nella nostra relazione, le raccontai tutte le mie esperienze sessuali più strane, ne rimase eccitatissima e mentre facevamo del sesso voleva che le raccontassi le cose più particolari che avevo fatto. Si rifiutò sempre di arrivare ad incontri particolari, pur avendo curiosità lesbiche, non aveva mai avuto il coraggio di realizzarle. Le raccontai anche dei giochi con Elisabetta, omettendo però di dirle che ogni tanto li ripetevamo ancora. La passione segreta di Letizia era di essere legata e presa solo dopo una sottomissione soft, fatta di piccole torture ai capezzoli e ad altre parti sensibili del suo corpo. Amava anche essere frustata leggermente, dosando la richiesta di dolore e piacere, che desiderava le fosse somministrato. Me lo chiese la prima volta dopo alcuni mesi di relazione, mi piacque il giochino, lei realizzò una vecchia fantasia e io continuai a far emergere quel lato della mia sessualità che da alcuni anni stavo scoprendo. Non finiva così ogni volta che facevamo l'amore , ma abbastanza spesso. Al punto che mi ero organizzato procurandomi attrezzi adatti a quei giochi. Dopo qualche anno il lato affettivo della nostra relazione vacillò ed andò in crisi, rimanemmo però molto amici e la particolare intimità che avevamo raggiunto nella nostra storia l’autorizzava a non avere riserve nel chiedermi qualche volta di incontrarci ancora per fare esclusivamente del sesso. Così quando Letizia mi chiese di fare un giro a casa mia, non mi meravigliai, anzi fui contento immaginando già quali giochi avrebbe voluto rivisitare. Le dissi che le avrei preparato una sorpresa. Arrivò puntuale e come un rituale sulla porta le misi una di quelle mascherine che si usano in aereo per dormire. Letizia sapeva che non poteva rifiutarsi di fare o farsi fare qualsiasi cosa avessi voluto, erano sempre stati gli accordi relativi al gioco, ma era tranquillizzata dalla mia conoscenza dei sui gusti ed dei limiti da non superare. La presi per mano e la accompagnai in camera da letto, le slacciai golf e camicetta scoprendole il seno piccolo e sodo, rimasi ad ammirarla prima di spogliarla. Le alzai la gonna e la sfilai dalla testa, era sempre bella con le autoreggenti nere e gli slip di cotone da bambina. Era pronta e non l'avevo ancora sfiorata con un dito.
Dietro la porta c'era la spalliera da palestra che conosceva bene, le alzai le braccia e le imprigionai i polsi in soffici ma resistenti strisce di spugna. Mi abbassai e le feci aprire le gambe quel tanto che bastava a bloccare le caviglie alle estremità dell’attrezzo con altre fasce. La sentivo già fremere. Il suo piacere era nell'arrivare sempre vicino all'orgasmo e non venire mai. O quasi, perchè quando si masturbava o la masturbavo o facevamo l'amore, arrivava ad un punto che non ce la faceva più e come diceva lei " le scappava" e non riusciva a fermarsi, esplodendo in orgasmi, violenti e liberatori. Era immobilizzata nella posizione che preludeva ad una serie di piccole torture fisiche e non. La lasciai parecchi minuti in attesa, senza sapere cosa stessi preparandole. Sul letto guardava tutta la scena Elisabetta. Quando le proposi quell'incontro all’insaputa di Letizia, fu un pò titubante per la paura di un suo rifiuto. La tranquillizzai, assicurandole che la reazione di Letizia sarebbe stata sicuramente positiva e decise di accettare il gioco in tutte le sue varianti da me prospettate. La voglia di farsi sottomettere di fronte a Letizia era pari alla sua voglia di essere costretta a fare del sesso con lei. Quando le misi le pinzette sui capezzoli, Letizia tremò di piacere. Non di dolore, erano finte, studiate per non fare male e collegate fra di loro da una catenella d’argento che le passava dietro al collo. Iniziai a leccarle l'inguine e a toccarla sopra le mutandine fino a quando vidi che si erano inumidite per bene, le abbassai un pò e le feci passare dietro i fianchi un’altra catenella con altre due pinzette che fissate sulle grandi labbra le tenevano spalancato il sesso. Era il momento di infilarle il grosso vibratore e risollevarle le mutandine, per tenerlo fermo, appena si sentì penetrata iniziò a muovere il bacino per assecondare lo sfregamento. Elisabetta si era avvicinata e Letizia ne avvertì il profumo chiedendomi chi ci fosse nella stanza, non le risposi, le tolsi una pinzetta e le leccai un capezzolo, facendo segno a Betti di fare altrettanto. Ci togliemmo subito e alle domande di Letizia risposi chiudendole la bocca con un bavaglio che lasciava passare solo un mugolio, misto di piacere e incazzatura. Prima di tagliare i lati dello slip le appoggiai la lama fredda della forbice sul ventre. Betti era inginocchiata in fianco a me immobile. Appena la liberai degli slip e dal vibratore le leccai a fondo tutto gli umori che colavano, poi la penetrai fino a portarla vicinissima all'orgasmo per smettere e lasciare subito il posto a Betti che si girò sotto di lei e iniziò a leccarla davanti e dietro, fino a quando vidi che Leti iniziò ad irrigidirsi di nuovo e la strappai letteralmente via prima che la facesse godere. Betti sapeva che non avremmo dovuto dire una parola, così rimase in silenzio quando la baciai sentendo il sapore di Letizia, quando la spogliai e la spinsi ad abbracciare Leti. Sembrava incantata, la leccava tutta, ogni millimetro del suo corpo senti la sua lingua. Dovetti sculacciarla seriamente per toglierla da lei e avvicinarmi a Letizia per chiederle se fosse finalmente pronta a vedermi con un'altra. Era una fantasia che la ossessionava da sempre e la usava per eccitarsi prima di venire. Le chiesi di assicurarmi che potevo sbendarla e toglierle la mascherina e che non avrebbe fatto scenate. Il mugolio ed il cenno della testa, confermò. Le tolsi prima il bavaglio e la baciammo a turno lungamente. Poi le dissi di aspettare che avrebbe dovuto prima immaginarci sul letto. Betti eccitatissima voleva venire e si toccava, Leti mi pregava di liberarle una mano per potersi masturbare, io ero indeciso, avevo voglia di venire sia con una che con l'altra. Avrei voluto leccare Leti fino a sentirla godere, ma il pensiero di vederla soffrire guardandoci mi eccitò di più. Dopo averle liberato un polso affondai la testa fra le gambe di Betti. Leti in un attimo si era tolta la mascherina e sciolta dagli altri nastri. Si avvicinò al letto e salì sulla bocca di Betti con il sesso ancora tenuto aperto dalle pinzette, feci appena in tempo ad alzarmi e penetrare Elisabetta che esplodemmo tutti e tre in uno sconvolgente contemporaneo orgasmo.

1 commento:

  1. Bel racconto....molto eccitante!! Nonostante si capisce che ci sai faer con le donne e sai prenderle nel modo giusto, continuo a non capire come fai a trovare tutte queste donne trasgressive e vogliose di provare queste esperienze...si sa che la percentuale di donne che farebbero queste cose è molto bassa, gli annunci aiutano a quanto pare, però comunque ci sono tante fregature in giro......ci credo però mi chiedo...com'è possibile? CIAO!!! Continua così!!!!

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