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lunedì 29 agosto 2011


Cambiamenti e ripensamenti

Serena probabilmente non capì il comportamento di sua sorella in quell’incontro e nei giorni successivi continuò a comportarsi come al solito, frequentando casa nostra e stuzzicandomi con il solito obiettivo. Nicoletta era silenziosa, ma il suo exploit con Max aveva certamente un significato e rappresentava un segnale e una decisione. Inutile attendere, meglio parlarne subito. Fu contenta che le chiedessi una spiegazione sul suo comportamento e fu sintetica nel chiarirmelo : “ Serena si sta allargando troppo con te, penso che si sia messa in testa qualcosa di sbagliato e poi ho deciso di partecipare ai nostri “giochi” non più solo come spettatrice.” Sul primo punto aveva ragione e dopo qualche giorno fui costretto a dire a Serena, che mi aveva rivelato un sentimento nei miei confronti, che io stavo bene con sua sorella e non avevo nessuna intenzione di lasciarla per lei. La situazione diventava imbarazzante, ma fortunatamente a risolvere il problema fu l’apparizione del marito pentito che bussava alla sua porta per tornare a casa. L’intervento dei genitori delle sorelle e la richiesta di Francesco di stare ancora col papà, nel giro di qualche settimana fecero il resto e gli fu concessa una prova. Serena non sembrava entusiasta, ma solo sopraffatta dalle pressioni, comunque accettò. Sicuramente le divagazioni degli ultimi mesi sarebbero diventate un ricordo. Sull’altra decisione di Nico di partecipare ad eventuali “giochi” come attrice, anche principale, non poteva che farmi piacere, se faceva piacere a lei. E lo sapeva sicuramente. Dall’incontro con Max era passato ormai un mese quando Nicoletta ridacchiando mi disse :” sai che Serena mi ha chiesto il numero di Max?” e proseguì :” ora che mi sono liberata dal complesso di fare sesso davanti a te, mi sembra che non stia succedendo più nulla di eccitante, come mai?” Feci finta di riflettere un attimo e risposi :” Visto che sei stata abilissima nello scegliere e combinare l’incontro con Max, perché non provi ancora tu ad organizzare una serata di tuo gusto? Nico incassò il colpo con un sorrisetto di sfida. La settimana passò senza novità e inutilmente tentai mentre facevamo l’amore di scoprire se ci fossero novità, l’unica risposta fu:” sto valutando delle situazioni, questo però non esclude che potresti comunque farmi provare una delle esperienze che conosci bene al cinema o in auto.” Già una piacevole scoperta. Volevo vederla alla prova, così pensai che sarebbe stato meglio combinare qualcosa di diverso che entrare assieme di sera in qualche sala a luce rossa certi di trovare single e voyeur. Avevamo gli uffici in corso Europa e sarebbe stato facile al termine del lavoro entrare in una sala del centro, verso le 18 generalmente sono semivuote. Il problema era che sicuramente era da escludere che potessero esserci uomini soli in cerca di avventure. Così chiesi aiuto a Franco il marito di Pinuccia: anche se non ci sentivamo dai tempi di Marcella fu contento che gli proponessi un’avventura al cinema, anzi mi disse che se volevamo poteva anche far partecipare un ragazzo, ben dotato, che in quel periodo frequentava con sua moglie. Combinammo per il lunedì successivo: si sarebbero fatti trovare già in sala prima delle 18 al Corallo, in platea. Avevo lasciato aperta anche la possibilità che Nicoletta entrasse da sola, perché avevo una certa idea per la testa. Spiegai a Franco che Nico era aperta ad ogni ipotesi di esperienza, senza limiti, se non quelli del buon senso. A Nicoletta non dissi nulla, tranne alla mattina mentre si stava infilando un collant, le dissi che lo odiavo e che stava meglio con il reggicalze. Sorrise e mi accontentò. A pranzo in un bar della zona le buttai lì: “ hai ancora voglia di un’avventura al cinema?” arrossì leggermente e rispose” si, certo!” Ti va se alle 18 ci infiliamo in un cinema qui vicino, chissà?” Sorrise e disse: “ecco perché mi hai chiesto di mettere il reggicalze, mi piaci perché sei un porco, va bene” Le ricordai, se fosse stato necessario, come provocare qualcuno che eventualmente si fosse seduto vicino. Rise dicendomi che sapeva benissimo come fare. Nel pomeriggio scherzammo qualche volta al telefono e alla fine mi disse che era già eccitata all’idea. Mancava un quarto alle 18 e telefonai a Nico dicendole che dovevo tardare leggermente per un fax che aspettavo e che poteva aspettarmi già in sala, in platea. Le dissi anche dove sedersi, a metà sala e a metà della fila. Uscii subito dopo di lei, la seguii e quando la vidi entrare al cinema e avviarsi all’ingresso della platea, entrai, feci il biglietto e salii in galleria. Era piccola, deserta e con balconate laterali a due posti che guardavano sulla platea. Giù in sala riconobbi Franco e due fila più avanti un ragazzone, probabilmente l’amico. Nico era seduta esattamente sotto di me e dalla galleria potevo vedere ogni suo movimento. Oltre a loro tre c’erano due persone anziane nelle primissime fila. Vedevo le gambe accavallate e le ginocchia di Nico spuntare dalla gonna. Franco si alzò e andò a sedersi nella fila di Nico qualche poltroncina più in là e dopo qualche minuto iniziò a toccarsi sopra i pantaloni un po’ sdraiato e con le gambe verso di lei. Nicoletta si aspettava una mossa del genere e lo fissò curiosa del seguito. Il seguito si faceva attendere, Franco anche se sapeva che non c’erano rischi giocava a fare il titubante in attesa di un segno di provocazione. Nico guardava l’orologio e non si decideva. Fortunatamente finì il primo tempo e scesi dalla galleria proprio dalla parte di Nico, attraversai la sala e risalii dalla parte opposta e il suo sguardo mi seguì fino a vedermi apparire in galleria. Sia Franco che lei capirono cosa volevo. Appena si spensero le luci Nico guardò su e mi vide, scavallò le gambe e lasciò che la gonna mostrasse un po’ le gambe, per Franco fu l’invito a tirar fuori il sesso già eccitato e iniziare a masturbarlo lentamente e a mostrarlo a Nico. Lei ormai non guardava più lo schermo ma seguiva l’operazione di Franco stimolandolo con impercettibili spostamenti della gonna che comunque in poco tempo la portarono a mostrare la fine delle calze e il reggicalze. Palesemente invitato Franco coprendosi si spostò ad un posto di distanza da lei, mentre il suo amico si mise a sedere nella fila davanti e senza esitazione tirò fuori un membro notevole. Nico era indecisa su chi guardare finì per appoggiarsi coi gomiti alla poltrona davanti e seguire l’esibizione del ragazzo. Franco approfittò per sedersi in fianco a lei che si riappoggiò allo schienale e quasi contemporaneamente il ragazzo davanti fece scivolare un braccio dietro e iniziò a toccarle le gambe. Nico non resistette oltre. Aprì le gambe lasciando che la mano raggiungesse il suo sesso e allungò la sua mano per impugnare il pene di Franco. Stava realizzando un suo desiderio. Il ragazzo davanti scomodissimo si spostò dietro in fianco a lei e Nico si trovò a cosce spalancate masturbata comodamente mentre con entrambe la mani masturbava i loro sessi. Era partita e al primo orgasmo ribaltò la testa in dietro godendo e guardando verso di me. Franco le sussurrò qualcosa all’orecchio e dopo un attimo si alzarono tutti e tre e salirono le scale per la galleria. Non li vedevo arrivare e mi alzai avvicinandomi al tendone. Lo scostai leggermente e sulle scale vidi Nicoletta più in basso di qualche scalino rispetto a loro che a turno faceva sparire nella sua bocca i loro sessi. Mi avvicinai scendendo più in basso di lei, le sollevai le gonne e le tolsi lo slip, fu il segnale per Franco che passò dietro e la penetrò subito, mentre Nico con la bocca non lasciava il sesso del ragazzo. In pochi minuti si scaricò dentro di lei, prima che anche lei riuscisse a godere, ma non fu un dramma perché appena il ragazzo prese il posto di Franco nel sesso già inondato di Nico, lei venne con un sussulto e una serie di gemiti. Il tipo non smetteva, continuava senza venire e vidi il viso di Nico trasformarsi in una maschera di piacere, annaspando con le mani mi tirò fuori il sesso e quasi con furia iniziò a succhiarmelo. Credo che fu nel momento esatto in cui iniziò a godere che il tipo si fermò e lo tirò fuori, Nico tremava venendo malamente e quando il ragazzo puntò il pene e spinse entrando nell’altra apertura, la smorfia sul suo viso non fu di dolore ma solo di un assoluto piacere, conclusero assieme con un orgasmo che mi convinse a partecipare venendole in bocca contemporaneamente.
I ragazzi si dileguarono, mentre Nico prima con lo slip poi un numero esagerato di clinex tamponava l’allagamento che le scendeva fra le gambe.


2 commenti:

  1. È proprio vero : la vita é ricca di cambiamenti e ripensamenti ... ;-P
    A me pare - peró - che il titolo non si riferisca alla scena del Cinema : lí avvengono situazioni ormai " normali " per questo Blog .. hahaha :-D

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  2. ..il lupo perde il pelo ... e le lupette scoprono il vizio ! hehehehehe

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