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sabato 22 ottobre 2011




Un brunch particolare
(ultima)

Oltre all’ammucchiata di Nico e Serena, numerosa e più scatenata, si erano formati altri gruppi, triangoli o semplicemente coppie impegnate a fare sesso, nel parco e, intorno e dentro la piscina. L’impressione era di osservare una grande orchestra che, perfettamente diretta da un invisibile maestro, si stesse avviando al crescendo prima delle battute finali della sinfonia. Avevo raggiunto la famigliola del padrone di casa, sui lettini sotto il tendone bianco, sembravano gradire il mio arrivo, perché apparivano quasi emarginati dal marasma sessuale che avevano attorno. Non che si annoiassero, perché un po’ pigramente giocherellavano reciprocamente con i loro sessi, più che altro il loro stimolo ed eccitazione era provocato dalla visione di ciò che accadeva intorno a loro. E devo dire che la loro posizione abbracciava completamente la visuale del campo di battaglia. Qualsiasi parola sarebbe stata ridicolmente inutile, mi fecero posto fra loro e la ragazza, moglie del figlio, fu la prima ad allungare una mano sul mio sesso che aveva perso decisamente tono. L’impegno profuso era ammirevole, quasi dovuto a un particolare senso d’ospitalità. Raddrizzata presto manualmente la situazione, proseguì con ugual impegno con la bocca e corsi veramente il rischio di venire, se non fosse arrivato Max con Nico e Serena. Le ragazze erano piacevolmente “strapazzate”, ancora rosse in viso e con gli occhi lucidi dagli innumerevoli orgasmi. Ci proposero una doccia all’aperto e un giro nel bagno turco per riprendersi. Nel giardino intorno a noi si vedevano alcune pedane di tek con alte, artistiche docce di ferro battuto e rame. In fondo al parco invece m’incuriosì una costruzione moderna, bassa interamente in cristallo nero e sughero. Erano tre spazi uguali dei quali uno solo era aperto verso la nostra visuale. Si vedeva un avveniristico enorme soffione di una doccia. Gli altri due spazi, laterali a quello centrale, avevano probabilmente l’ingresso dalla parte opposta, pensai per un motivo di privacy, perché quello visibile non aveva porte. Il padrone di casa e la figlia ci raggiunsero nel momento preciso in cui Max aveva preso per mano Serena e Nicoletta e si stava dirigendo verso la doccia più vicina. Il nostro ospite era eccitato e con tutta probabilità non aveva ancora raggiunto un orgasmo, non ostante il lungo rapporto sessuale con la figlia, che al contrario era completamente “sbattuta” proprio come le sorelline. Il vecchio eccitato, senza perder tempo si presentò col sesso in mano davanti alla bocca della nuora, lasciata libera dall’impegno con me. Si masturbava furiosamente mentre lei lo accoglieva in parte in bocca. Era chiaro che avesse deciso di venire così, ma pur con tutta la sua decisione, non ci riusciva, il suo sesso era paonazzo, quasi quanto le sue guance, e rimaneva ostinatamente eretto senza cercare uno sfogo. Il sole picchiava forte e Max con le ragazze erano davanti alla doccia più vicina a noi. La pedana di tek su un basamento di marmo aveva comodamente spazio per due persone, infatti i diffusori d’acqua erano due, ridicolmente kitsch, raffiguranti due serpenti che dalla bocca emettevano acqua. Max aprì il rubinetto e le ragazze, alle quali si era aggiunta la figlia del padrone di casa, provavano con la mano la temperatura dell’acqua. Max rise e disse:” c’è solo acqua fredda, buttatevi sotto che vi svegliate”. Poco convinte salirono e scansando il getto diretto iniziarono a bagnarsi. Nico per prima, con la pelle d’oca per la reazione col caldo esterno, strillò che le scappava la pipì, Serena si associò subito, avvisando della stessa urgenza. Un lampo di malizia passò negli occhi della figlia che ritornò velocemente dal padre, sempre impegnatissimo nell’inutile ricerca di piacere. Gli sussurrò qualcosa all’orecchio e insieme tornarono alla doccia, dove le ragazze ormai si erano abituate alla temperatura dell’acqua. Il vecchio esibendo con la sua vistosa erezione, con decisione chiuse il rubinetto, si sedette sulla pedana e lentamente si sdraiò, spostando i piedi delle ragazze fino a quando fu esattamente disteso sotto di loro. La figlia ruppe il silenzio: “ non avevate detto che vi scappava la pipì? Forza allora fatela!” Nico e Serena si guardarono con perversione e quasi contemporaneamente iniziarono a toccarsi il sesso piegandosi leggermente sulle ginocchia. Fu necessario solo il tempo di due minuti che entrambe iniziarono gemere anticipando il piacere che le stava raggiungendo. La figlia allungò la mano verso il sesso del padre nel preciso istante in cui dai sessi delle ragazze scendevano stentatamente le prime gocce di pipì. Fece uscire il prepuzio dirigendo il sesso verso il fiotto che sgorgava da Serena. Lo masturbava ancor più velocemente di quanto lui facesse prima da solo, Nico si svuotò lentamente sul suo viso e sul suo petto. Con gli ultimi zampilli il vecchio finalmente, come un animale ferito, ebbe contrazioni e spasmi tali da far dubitare che invece che venire se ne stesse “andando” al creatore. Mugolava parole incomprensibili mentre la figlia non rallentava il ritmo e con una finezza incredibile sputò sulla punta del sesso del padre, asciutta, che finalmente stava perdendo vigore dopo un orgasmo di almeno un minuto e senza aver eiaculato una goccia di sperma. Non so se Max fosse già venuto nell’ammucchiata precedente, ma io sicuramente no, così entrambi eccitati dallo spettacolo tornammo dalla giovane moglie del figlio e ci affidammo alle sue premure, sotto gli occhi della suocera e del marito. La ragazza in pochi minuti riuscì a far venire me con la bocca mentre Max si svuotava nella sua apertura più intima. Una pausa di ristoro fisico nel bagno turco e una più breve per rifocillarsi impegnò quasi tutti per un bel po’. Il relax generale era interrotto solo da qualche coppia isolata, che molto tranquillamente si divertiva sotto gli sguardi di parecchi spettatori. Serena ci salutò e si diresse verso gli spogliatoi, si erano fatte le quindici. Tornava a essere una seria mogliettina. Avevamo fatto un gruppo con Max, Alex, Lisa e i padroni di casa, era difficile trovare qualcosa da dire, fu proprio Max a rompere il silenzio.” Nico perché non provi la doccia la in fondo, vedrai che ti piacerà, quella non è certo fredda”. Nico non capiva, io nemmeno, gli unici con un sorriso erano i padroni di casa. Nicoletta, per natura curiosa, e per dimostrarsi all’altezza di un eventuale gioco, si diresse verso quella doccia visibile da noi. Contemporaneamente Carlos e i ragazzi di casa, sparirono dietro quella costruzione. Nico entro timidamente in quell’elegante box e con estrema lentezza girò il rubinetto. Non successe nulla e ci guardò stupita. Solo noi e altri ospiti che si erano incuriositi e fermati a guardare la scena, vedemmo spuntare dai due lati delle pareti di sughero, attraverso due presumibili fori, i sessi lucidi, neri e giganteschi di due dei ragazzi in servizio nella casa. Nico si accorse e molto probabilmente si scatenò in lei una tempesta di desiderio. I sessi erano a un’altezza che faceva pensare che dietro la parete i ragazzi fossero in piedi, Nicoletta si piegò sulle ginocchia e iniziò a succhiarne uno tenendolo impugnato fra due mani. Poi passò all’altro allo stesso modo, alla fine si mise in una posizione centrale che le permetteva di masturbarli contemporaneamente. Si era formato un bel numero di spettatori, che seguivano lo show, masturbandosi o toccandosi l’un l’altro. Nico era in paradiso, guardava, era guardata, e in più aveva a disposizione due oggetti fuori misura. Riuscì, appoggiandosi di schiena alla parete e piagandosi, a farsi penetrare da uno, mentre masturbava l’altro. Venne quasi subito e si lasciò cadere in ginocchio davanti all’altro sesso, accogliendolo in bocca e masturbandolo contemporaneamente. Non smise fine a quando non fu investita fa una serie di schizzi che diresse sul seno e sul viso. Mentre quella carne perdeva consistenza si girò verso l’altro che l’aveva fatta godere, rimettendoselo dentro come prima. Mentre raggiungeva un altro violento orgasmo di fronte a lei dalla parete uscirono due sessi quasi identici e pronti all’uso. A quel punto Alex si alzò e la raggiunse, seguito dalla figlia del nostro ospite. In quell’improvvisato teatrino l’unica che era riuscita a far venire uno di quei misteriosi sessi era stata Nico. Molti ospiti si alternarono godendo di quelle offerte, ma per almeno un‘ora quei falli non cedettero, fu la moglie del figlio che prese per mano Nico e si ripresentò davanti a quei buchi gloriosi. Si misero piegate una di fronte all’altra, appoggiate alle due pareti e mentre facevano scivolare dentro di loro quei sessi bagnati e tesi, iniziarono a baciarsi. Durò un’eternità quel gioco e dai volti delle ragazze si capiva la sfida che stavano attuando: godevano e non volevano smettere sia per il piacere che ne avevano che per portare all’orgasmo i proprietari di quei sessi. Ci riuscirono, quasi fossero d’accordo si staccarono di colpo e masturbandoli velocemente fecero partire schizzi che le colpirono da per tutto. La giornata non era ancora finita.

1 commento:

  1. Hey .. mi sa che tutta quella gente " inesauribile " abbia contribuito a stabilire un Record che adesso si trova nel Guinness ..
    Dico cosí perché mi sono resa conto che il tuo racconto non é ancora finito , nonostante che , dal titolo , si potesse presumere che fosse " l'ultima puntata " ... ;-P
    A me é piaciuto moltissimo l'intermezzo di Pissing , che dá varietá agli eventi !!

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