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martedì 10 febbraio 2009






Bianca si scopre

Per uscire dalle fantasie e iniziare a capire se la realtà di incontri veri non l’avrebbe trovata impreparata, Bianca mi propose di ripetere con lei alcune delle mie esperienze, in auto ed al cinema. Quelle situazione l’avevano eccitata, ma le permettevano anche di sentirsi libera di scegliere e di rifiutarsi o ritirarsi, se non si fosse sentita preparata. Un luogo pubblico, come una sala cinematografica o la protezione di un’auto erano sicuramente le garanzie necessarie. Scelsi il cinema Tonale dove proiettavano film a luce rossa, ma l’ambiente non era da bolgia dantesca, in galleria le coppie erano avvicinate da singoli educati e non insistenti se non graditi. Bianca era già eccitata mentre si stava preparando, indossando una gonna larga al ginocchio, reggicalze e calze color carne. Nel vederla così sexy non riuscii a resistere alla tentazione di toccarla, mi fermò la mano ridendo, non voleva far calare la sua eccitazione. Era un lunedì, ultimo spettacolo, la galleria era semivuota, solo qualche uomo qua e là ed una coppia che, per la posizione in cui si era piazzata, pensammo avesse gli stessi nostri interessi. Ci sedemmo in un punto appartato e non distante dall’altra coppia, per permettere a Bianca di curiosare, come mi aveva chiesto. Appena spente le luci ed iniziata la proiezione, uno degli spettatori si alzò e si spostò proprio nella fila e nel sedile davanti alla coppia. Il film era scadentissimo ed il nostro interesse fu attratto solo da ciò che accadeva vicino ed intorno a noi. Un uomo si era seduto davanti a noi ed un altro in fianco a Bianca due poltrone più in là. La coppia aveva già iniziato a provocare il tipo davanti con continui accavallamenti di gambe, studiati con una lentezza da concedere ampi scorci delle cosce della lei. Dopo pochi minuti rimase con le gambe socchiuse all’altezza della testa dello spettatore, ormai era girato a guardare e a masturbarsi. La signora nel frattempo faceva la stessa cosa al compagno, facendo anche salire lentamente la gonna fino a scoprire le mutandine. Bianca era eccitatissima e mi sussurrò all’orecchio quanto desiderava la toccassi, ma non in quella posizione. Mi chiese di sistemarci in una posizione dove, se fosse entrato qualcuno, non avrebbe visto cosa facevamo. Ci spostammo in alto verso la parete laterale, una fila di soli quattro posti. Io entrai prima lasciando Bianca all’esterno con due posti liberi in fianco. Le misi un braccio dietro le spalle e infilai subito una mano sotto la gonna, curioso di scoprire il suo sesso bagnato e iniziare a masturbarla. Nel frattempo un tipo dall’aria distinta si era seduto dalla parte di Bianca spostato di un posto perché quello in fianco a lei era occupato dalla borsa e dall’impermeabile. Bianca ormai era a gambe aperte, la masturbavo velocemente mentre lei guardava eccitata il tipo che aveva estratto un membro non lungo ma molto grosso e si masturbava mostrandosi apertamente verso di lei. Le chiesi se voleva spostare la borsa e lasciarlo avvicinare, non mi rispose, ma prese l’impermeabile, se lo appoggiò sulle gambe e mi passò la borsa. Senza neppure coprirsi il vicino si spostò in fianco a Bianca e continuò a toccarsi, mentre lei mi aveva slacciato i pantaloni con furia e iniziato a masturbarmi. Pur essendo ormai evidente quanto fosse gradita la sua presenza, il tipo, con estremo buon gusto, come per non farsi accorgere da me, aveva infilato furtivamente una mano sotto l’impermeabile di Bianca e aveva iniziato a risalire all’interno delle sue coscie. Tolsi la mia mano e lasciai a lui il piacere di continuare. Bianca era andata completamente, godeva e quando lui le prese una mano e la portò sul suo pene non fece resistenza, realizzando il suo sogno di masturbare due membri contemporaneamente. Per evitare una conclusione imbarazzante il vicino estrasse un preservativo e se lo infilò per potersi meglio godere l’orgasmo. Bianca glielo procurò velocemente ammirando eccitata il liquido accumularsi nella protezione di lattice. Mi trattenni dal venire perché ero certo la serata non finisse lì. Pensavo di chiederle se volesse uscire dal cinema, ma nel frattempo si era già seduto al suo fianco un ragazzo piuttosto giovane. Aveva sicuramente seguito la scena precedente, perché senza esitazione estrasse un arnese decisamente fuori misura e lo fece svettare con orgoglio. La sala era vuota, eravamo rimasti solo noi e l’altra coppia con un terzo accanto. Bianca si impadronì di quell’asta con evidente interesse ed iniziò un lento su e giù, mentre il proprietario per nulla interessato a toccare Bianca, con assoluta sfacciataggine si aprì completamente i pantaloni e la camicia rimanendo praticamente nudo dal petto all’inguine. La mossa fu giustamente interpretata da Bianca come l’approssimarsi dell’orgasmo, si girò per poterlo masturbare meglio con la destra e accelerando furiosamente il ritmo gli fece scaricare sul petto fiotti di sperma. Ci ricomponemmo e uscimmo. Raggiunta l’auto le chiesi se volesse andare un po’ in giro. Toccando la mia erezione, non mi rispose, era scontato quanto quella sera desiderasse ancora scoprire dei segreti di Milano. Il tour del vizio milanese fu completo, Bianca, seminuda in auto, ebbe più occasioni di eccitare sconosciuti ammiratori. Quando riteneva lo spettatore meritevole, abbassava il finestrino e lo masturbava, era completamente eccitata dal realizzare quelle fantasie solo immaginate. Al parco Lambro ci accorgemmo di essere seguiti da una mercedes bianca con una coppia a bordo. Mi fermai con le luci accese in un parcheggio tranquillo e poco illuminato da un lampione lontano. L’auto si affiancò a qualche metro di distanza, dopo qualche minuto, lui scese avvicinandosi al finestrino dalla mia parte, salutò e scusandosi per l’intrusione, spiegò di averci seguito e di aver osservato assieme alla moglie ciò che Bianca aveva fatto più volte con gli sconosciuti ammiratori. Era la prima volta che uscivano per questi giochi, e non erano pratici. La moglie era molto curiosa, intenzionata solo guardare e lui non era riuscito ancora a convincerla a far avvicinare qualcuno. Si era permesso di seguirci nella speranza di poterla coinvolgere più facilmente con una coppia. In pratica mi propose di guardare ed eccitare sua moglie mentre lui avrebbe fatto lo stesso con la mia. Bianca mi sorrise maliziosamente e alzò un po’la gonna che prima aveva abbassato per coprirsi. Bruno, così si presentò, era un bel uomo, elegante e distinto, sui quarant’anni, giacca e cravatta, mi pregò di avvicinarmi discretamente al finestrino della moglie. Scesi nella speranza di accertarmi se la moglie fosse almeno carina, perché mi un po’ mi spiaceva perdere l’ennesimo spettacolo di Bianca. Mi avvicinai all’auto passando da dietro e mi fermai prima del finestrino anteriore, ero curioso di vedere se lei fosse già in attesa del mio arrivo. Aveva il vetro alzato, fumava ed era completamente vestita, per quanto potevo vedere, di nero. Rimasi incerto su come comportarmi, nel frattempo vide la mia ombra e si girò guardandomi, anche se la luce non mi permetteva di vedere un gran chè notai quanto fosse bella, giovane, capelli biondi, lisci, lunghi divisi da una riga. Decisi di provocarla masturbandomi e l’idea mi provocò una erezione notevole, mi guardava il sesso, mentre io alternavo il mio sguardo fra l’interno di quell’auto e la mia. Il marito aveva infilato un braccio nel finestrino di Bianca, anche lei se ne accorse : aprì il cassettino lasciando che una luce discreta la illuminasse, si slacciò i bottoni della giacca, scoprendo uno stupendo seno e prese a stuzzicarsi i capezzoli con le dita.
Quando Bianca iniziò a masturbare il marito, anche lei abbassò il finestrino, sicuramente si stava eccitando, sia per la mia presenza sia nel vedere il marito masturbato da mia moglie. Mi avvicinai col pene il più possibile a lei e finalmente si decise ad alzare la gonna ed aprire le gambe. Era nuda, senza calze e senza slip, iniziò a masturbarsi lentamente fissando il mio sesso senza smettere più fino a quando non la vidi contrarsi e venire. Avrei voluto venire pure io, ma ormai rimandavo la conclusione dall’inizio della serata, mi fermai e decisi di vedere come proseguiva il gioco. Si accese una luce nella mia auto, vedemmo aprirsi la portiera ed il marito sedersi al posto di guida. Sentii lo scatto della porta della mercedes e mi spostai mentre lei scendeva, era alta come Bianca e mi venne voglia di abbracciarla subito, non lo feci perché con un sorriso angelico mi sussurrò “ andiamo a vedere? “Ci avvicinammo assieme alla mia auto, fermandoci ad ammirare Bianca, occupatissima con la bocca sul sesso di Bruno, sdraiato sul mio sedile. Ripresi a masturbarmi, ma lei sostituì subito la mia mano con la sua, mentre la mia si infilò sotto la sua gonna, restituendole il favore. Bianca, non ci aveva ancora notato, si rialzò, guardò prima i seni di lei, poi il mio sesso e la mano che lo muoveva, abbassò il suo sedile mentre Bruno scendeva con il viso fra le sue gambe. La moglie come accettando la sfida, si abbassò e guidò fra le sue labbra il mio membro. Bruno spostandosi scomodamente fra le gambe spalancate di Bianca, riuscì a penetrarla e iniziò a scoparla lentamente, facendola gemere: alzai quasi di peso la moglie girandola verso lo spettacolo dei due nell’abitacolo. Ottenni il risultato sperato, si piegò ammirandoli dal finestrino mentre io passando dietro di lei le alzai la gonna sulla schiena e molto più comodamente del marito entrai nel suo sesso molto preparato. Venni quasi subito, poco prima di Bruno. Dopo esserci ricomposti ebbi finalmente il piacere di sapere il suo nome, Nadia. Ci scambiammo i numeri di telefono, essendo loro di Trieste e a Milano per la Fiera era poco probabile ci saremmo rivisti. Per la prima volta avevo visto Bianca godere con un altro uomo mentre io venivo con un’altra donna. Non sarebbe stata l’unica, ormai ne eravamo certi.

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