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giovedì 24 giugno 2010




Giancarlo e Daniela

Avevo conosciuto Giancarlo durante un’attesa in auto, in luogo frequentato da coppie. Quella sera fummo fortunati, passò una coppia e la seguimmo con una sola vettura, la sua, una Porsche nera. Lui li conosceva già e seguendoli mi anticipò le loro abitudini. In effetti la coppia si fermò in un parcheggio del Parco di Trenno, scesero si avviarono quasi passeggiando, in un viale isolato, fermandosi ad una panchina. Li seguimmo a distanza. Erano in piedi abbracciati e lui le alzò la gonna, dietro, verso di noi, mostrandoci uno spettacolo interessantissimo. Era il segnale. Ci avvicinammo e, un po’ in piedi e un po’ sulla panchina, passammo un‘oretta molto piacevole. Al ritorno verso la mia vettura, Giancarlo si ricordò di avermi visto in giro con Marcella, ma non essere mai riuscito ad avere un contatto”ravvicinato” con lei. Mi chiese se fosse possibile combinare un’ incontro, perché Marcella lo eccitava parecchio. Giancarlo era un tipo molto affascinante, alto, elegante, la faccia da “cattivo” dei film polizieschi, a Marcella sarebbe sicuramente piaciuto. Si era stabilita una simpatica intesa e con lo scambio dei numeri di telefono, concordammo sull’idea di combinare qualcosa. Molto simpaticamente mi disse che “ avrebbe restituito il favore”. Dopo qualche tempo avevo organizzato perciò, un incontro che a Marcella avrebbe dovuto sembrare casuale. Ci trovammo un pomeriggio al cinema De Amicis. Eravamo solo noi tre. Si sedette in fianco a noi mentre io già accarezzavo Marcella a gambe aperte. Si masturbò per qualche minuto poi si alzò sparendo, come d’accordo, dietro il tendone laterale, verso le toelette. Quando proposi a Marcella di seguirlo, non esitò un secondo. Il piglio da duro, insieme alla notevole dotazione sessuale aveva, come previsto, conquistato subito Marcella. Quando li raggiunsi, dietro la pesante tenda di velluto amaranto, Giancarlo stava penetrando vigorosamente Marcella da dietro, in piedi. La posizione era scomoda e il mio arrivo contribuì, oltre che a far appoggiare a me Marcella, piegata a novanta gradi, a dare soddisfazione al mio sesso nella sua bocca. Dopo quel pomeriggio Giancarlo, come promesso, mi aveva chiamato diverse volte per partecipare ad incontri estemporanei al cinema con fanciulle che voleva iniziare a giochini particolari. Quindi il giorno in cui mi telefonò proponendomi un incontro particolare con una sua nuova fiamma accettai certo che sarebbe stato piacevole. Mi informò che da tempo usciva con Daniela, 24 enne, mi assicurò fosse una splendida ragazza, amante di un vecchio e ricco industriale. Il gentiluomo le aveva affittato un appartamento a Noverasco e la manteneva, con l’accordo di avere la sua disponibilità assoluta ogni volta che lo desiderasse, sia per serate, che per accompagnarlo durante viaggi di lavoro, e per soddisfare le sue voglie. Quando non era impegnata usciva con Giancarlo, che sfruttando una naturale predisposizione della fanciulla alla trasgressione aveva iniziato a farle conoscere la Milano di notte. Mi disse che ci saremo incontrati al distributore dismesso all’inizio della autostrada dei Fiori all’altezza del quartiere S. Ambrogio. Trovai la Porsche nera e mi parcheggiai dietro, quando mi segnalò con la luce dei freni, scesi e mi avvicinai al finestrino, Daniela era completamente nuda e si stava masturbando, abbassò il vetro e mi prese prima in mano poi in bocca, il sesso che le offrivo. Credevo che il gioco fosse quello invece aprì la portiera e scese nuda accucciandosi davanti a me, Giancarlo la raggiunse e al mio fianco le porse oltre al mio, il suo sesso. Daniela si alternava con la bocca su entrambi, continuando a masturbarsi, infine si girò e ci offrì uno splendido di dietro. La penetrammo a turno e iniziò a gemere chiedendo di essere picchiata. Giancarlo che conosceva quel particolare desiderio della ragazza, prese a darle schiaffi sulle natiche. Lei gemeva e chiese di essere insultata e picchiata più forte, Giancarlo si sfilò la cintura e iniziò a frustarla con violenza incredibile sul sedere e sulle gambe. Daniela apprezzava chiaramente a quel trattamento, si girò, inginocchiandosi di nuovo a gambe aperte continuando a masturbarsi freneticamente prima Giancarlo, poi io le venimmo sul viso e nella bocca che aprì estraendo la lingua. Credevo fosse terminato il gioco, meravigliandomi che lei non fosse venuta, quando mi accorsi che dal sesso di Giancarlo iniziava ad uscire un fiotto di orina indirizzato sul viso e sul corpo di Daniela, calmata l’erezione ed invitato da lei feci lo stesso. Solo in quel modo riuscì a venire urlando e masturbandosi con le mani intrise dal nostro liquidi.

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