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mercoledì 24 agosto 2011



Un rapporto che si complica

Quella serata passata in casa con le sorelle aveva stimolato la mia curiosità e la mia fantasia. Credevo di conoscere tutto di Nicoletta, probabilmente mi sbagliavo. L’ averla vista “giocare” così apertamente con Serena e l’aver saputo che a volte si abbandonavano a scambievoli masturbazioni mi costrinse a pormi l’ovvia domanda: “è un gioco solo con la sorella o ha avuto esperienze con altre ragazze?” Le girai la domanda e molto disinvoltamente mi spiegò che aveva avuto alcune esperienze con delle amiche lesbiche, che la cosa non le spiaceva e che preferiva rivestire un ruolo passivo. La seconda domanda era obbligatoria: “con Serena si limitavano a masturbarsi o avevano anche fatto altro?” Risposta lampo:” finora solo masturbarsi, però a volta ci penso, se capitasse non mi meraviglierei.” Nella settimane successive la presenza di Serena in casa nostra era diventata abituale, la sorellina sembrava proprio che non aspettasse altro che ripetere l’esperienza, da sola con me e forse anche con la partecipazione della sorella. Era sempre provocante e allusiva, un giorno che sapeva solo ero a casa, arrivò e ci mise molto a convincermi a fare l’amore. Fu diverso dalle altre due volte, volle baciarmi con la lingua a lungo ed essere posseduta con più delicatezza e alla fine mi chiese di non dire nulla alla sorella. Mi sembrò strano e mi sembrò giusto parlarne con Nico. Conclusione rapida : “non si starà mica affezionando a te?” Decidemmo di organizzare una serata da noi invitandola. A tavola Nico, provocatoriamente, volle che raccontassi di qualche mia passata avventura in auto o al cinema e chiese alla sorella se le sarebbe piaciuto fare quel tipo di esperienze. Serena disse che la cosa l’incuriosiva, ma l’avrebbe fatto solo se l’avessi accompagnata io. Gli argomenti avevano scaldato l’atmosfera e finimmo sul divano a “giocare” e fantasticare di sesso. Nico disse che le sarebbe piaciuto rispondere a qualche annuncio di single superdotati per vedere Serena alle prese con due uomini. Serena era partita completamente, mi aveva quasi spogliato e dopo avermelo baciato a lungo sotto lo sguardo di Nicoletta, mi era salita sopra e mi stava letteralmente cavalcando. Nicoletta neanche molto stupita era sdraiata e si masturbava guardandoci. Non si era spogliata e aveva una mano nello slip. Le dissi di toglierselo e feci capire a Serena di mettersi in ginocchio sul tappeto perché volevo prenderla da dietro. La misi di fronte alla sorella e Nico, fui certo, capì la mia intenzione perché scivolò in avanti col corpo e praticamente si trovò con la testa della sorella fra le gambe. Anche Serena non tardò a capire e quando le dissi :” leccala” non si meravigliò. Nicoletta si teneva labbra aperte ed il clitoride tutto esposto, Serena lo accarezzò con la punta della lingua quasi incerta, poi affondò con la bocca, succhiandolo avidamente. In pochi minuti eravamo tutti e tre pronti per un orgasmo. Ci precedette Nicoletta che non riuscì a trattenersi ed esplose in sussulti. Serena staccò la sua bocca costringendo la sorella a accarezzarsi ancora un po’ da sola, io mi sfilai dal suo sesso e abbracciandola da dietro iniziai a masturbarla, mentre con l’altra mano dirigevo il pene nell’altra apertura. Serena si irrigidì quando se ne accorse, ma ormai le mie dita le avevano fatto partire un soffocato orgasmo e non oppose più resistenza quando spinsi ed entrai. Passato il dolore iniziale, un nuovo orgasmo si sommò a quello clitorideo già in corso. Io venni, eccitato, sia per il piacere fisico che per lo sguardo di Nico quando capì, quello che la sorellina stava facendo. Quella sera Serena ci chiese di dormire da noi, perché Francesco sarebbe rimasto dai nonni e dopo le docce ci infilammo nel letto tutti e tre nudi e profumati. Serena mi abbracciò teneramente addormentandosi e vidi un po’ di malumore negli occhi di Nico. Alla mattina l’umore di Nicoletta peggiorò, quando si accorse che Serena era sveglia e stava accarezzando il mio sesso. Si alzò e usci dalla stanza, lasciandoci soli. Serena non si fece problemi e volle fare l’amore. Mi fu impossibile oppormi. Nei giorni successivi, non ci furono commenti sull’accaduto, solo il venerdì Nico mi disse che aveva curiosato in un sito di annunci, fra quelli di single-superdotati e fra molti aveva risposto all’inserzione di un tipo che dalle foto sembrava veramente sexy e molto dotato. Si erano sentiti al cellulare che lui le aveva dato e Nico aveva organizzato per il sabato sera un dopocena a quattro. Serena, che ormai era più spesso da noi che a casa sua, sembrò eccitatissima all’idea e non fece obiezioni quando Nico, sorridendo, disse che non aveva detto a Max che loro erano sorelle. Io e Serena eravamo una coppia e lei una nostra amica. Mi sfuggiva sia l’intraprendenza di Nicoletta nell’organizzare da sola il tutto, sia il motivo della bugia su noi tre. La sorelline passarono ore in camera da letto a decidere che abito indossare,
quando finalmente uscirono erano veramente stuzzicanti, nulla di trasgressivo o volgare, solo una scelta giusta di eleganza e provocazione. Ero curioso di scoprire l’intimo che avevano indossato. Uscimmo a cena noi tre e alle 22 rientrammo, tempo di bere un goccetto e suonò il citofono. Max era veramente un bel ragazzo e dalle prime chiacchiere sembrò anche simpatico. Nico, che non mi aveva detto come pensava di arrivare a “giocare” evitando banalità, abbassò le luci e mise della musica. Serena sul divano vicino a me, mi abbracciò, baciò, mi prese una mano e se la portò sulle ginocchia socchiuse. Immaginai che le sorelle si fossero accordate e che anche il tipo fosse stato istruito della curiosità di vedere Serena con due uomini. Mi aspettavo perciò che Nico si mettesse in poltrona a guardare e Max ci raggiungesse sul divano. La mia mano scivolò fra le cosce di Serena che si schiusero verso l’ospite. Nico invece chiese al ragazzo se volesse ballare e lì davanti a noi, stupiti e curiosi, lo abbracciò, strofinandosi sensualmente contro di lui. Il tipo non si fece pregare e dopo un attimo iniziò a baciarla, prima sul collo, poi in bocca. Nico ricambiava e spingeva il ventre contro quello di Max, sfregandosi sul sesso che aveva iniziato ad eccitarsi. Io e Serena, meravigliati da questo comportamento di Nicoletta, avevano avuto come unica reazione quella di eccitarci a nostra volta, raggiunsi il suo sesso umido mentre apriva le gambe e Nico e Max la guardavano compiaciuti. Nicoletta ora accarezzava la protuberanza dei pantaloni dell’ospite che aveva raggiunto proporzioni notevoli. Lo prese per mano e sparirono in camera da letto. Rimasi fulminato da quel comportamento e spaventosamente eccitato. Nico, che si era sempre rifiutata di partecipare attivamente a qualsiasi gioco con uomini, ora spariva in camera con un macho a farsi scopare. Beneficiò della mia eccitazione Serena, che credendo fosse merito suo e della sua bocca scesa sul mio sesso, come al solito mi montò sopra e iniziò a scoparmi. Il mio pensiero era di là con Nico, volevo assolutamente vederla alle prese col tipo e di questo stato di eccitazione, che mi impediva assolutamente di venire, ne godeva Serena che aveva già avuto un orgasmo e stava preparandosi al secondo. Come venne e si rilassò sul divano la presi per mano e le disse che potevamo raggiungere Nico e Max sul letto. Avevano lasciato la porta aperta e già in corridoio sentivo Nicoletta ansimare di piacere, come se fosse tutto programmato quando fui sulla porta esplose in un orgasmo sconvolgente. Max era sopra di lei e non smetteva affondare colpi veloci dentro di lei, quando Nico rilassandosi lo allontanò un attimo e lo fece uscire da lei, potei vedere che il termine superdotato, non era una millanteria. Era veramente grosso e lungo, e dava l’impressione di non soffrire di eiaculazione precoce. Serena era in piedi io seduto sul letto quando Nico fece stendere Max col suo palo svettante e gli salì sopra, facendoselo scivolare dentro quasi tutto. Iniziò lentamente ad andare su e giù, poi con movimenti rotatori lo assaporava col suo sesso. Si fermò alzandosi leggermente, pur trattenendone una buona metà, e cominciò a masturbarsi il clitoride come sua abitudine e a strizzarsi i capezzoli con l’altra mano. Max aspettò abilmente il momento giusto per cominciare a scoparla velocemente e in pochi attimo Nico iniziò a godere, l’orgasmo vaginale fu il perfetto proseguimento di quello clitorideo. Max non accennò minimamente a rallentare pur avendola sentita venire, così Nico partì con un altro orgasmo e urla che soffocava con la mano. Contai almeno tre di orgasmi, l’ultimo dei quali le aveva stimolato la vescica costringendola a rilasciare un fiotto di liquido, prima di convincermi a partecipare. Nico era sudata e profumata di sesso, scivolava in tutto il suo corpo e così scivolai dietro e dentro di lei senza alcuna fatica. Penetrandola così sentivo attraverso la sottile parete il sesso di Max che non smetteva di andare su e giù, questo strano massaggio procurò a Nico l’ennesimo orgasmo e al me il piacere finalmente di scaricare l’eccitazione di due ore. Quando Nico si alzò per andare in bagno e la seguii, Max non era ancora venuto e Serena quasi timidamente si sdraiò al suo fianco prendendo in mano quel sesso paonazzo. In bagno Nico mi sorrise e mi disse solo: “ti è piaciuto?” Passando davanti alla camera da letto vedemmo Serena seduta sul letto e Max in piedi che si masturbava furiosamente davanti alla sua bocca aperta.

1 commento:

  1. Beeh , questo ce l'hai fatto proprio sospiraaare ... ;-P
    Ma valeva la pena di attendere tanto tempo !!
    Il racconto é ricchissimo di " risvolti " che esulano dalla sfera meramente erotica .
    Credo che una lettrice-femmina possa apprezzarlo piú di un uomo .
    Adesso - peró - non lasciarci un'altro anno in attesa del prossimo Post , Luciano , OK ??

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